Procida

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Procida sorge felice con le sue casette tutte colorate, che da lontano sembra di ammirare un quadro dipinto a mano;
Procida odora di mare, è il mare. Odora di reti di pescatori e di barche di legno consumate dal sale; È la meta di due innamorati che la scelgono per rifugiarsi nel loro amore, lontano dal frastuono della città. È la musa . È il vento che si abbraccia con il mare, Procida è l'espressione felice di un bambino.
Nasce dai suoi colori romantica, pacata, e fa la differenza, si snoda tra i suoi vicoletti pittoreschi, il quadro si anima.
 
Sento  la voce di Massimo Troisi che cercava di rubare l'arte del suo amico poeta per conquistare il cuore della donna che a lui il cuore l'aveva rubato..sento il rumore delle onde che si stagliano lungo il molo della Chiaiolella e diventano compagne di gioco dei ragazzini isolani. Vedo il sole dare luce ai suoi colori. Procida ispira, incanta, rasserena. Procida ricorda e rimanda. È come se qui il tempo si fosse fermato. È la natura nuda,che si lascia ammirare autentica e riordina il pensiero. È l'essenza della bellezza di un'epoca passata. Procida incanta.
 
Chiara de Gregorio